Nella primavera del 1856 Domenico Savio ha un’idea per l’Oratorio: perché non riunire i giovani più volenterosi in un gruppo? Ne parla con alcuni compagni e decidono di chiamarlo “Compagnia dell’Immacolata Concezione” e di impegnarsi nell’apostolato in mezzo ai ragazzi dell’Oratorio. Don Bosco dà il permesso e si elabora un piccolo regolamento di 21 articoli: in sostanza, i soci si impegnano a migliorare con l’aiuto di Gesù Eucaristia e della Madonna, a diffondere gioia e serenità attorno a sé e soprattutto ad aiutare don Bosco con i ragazzi più difficili, diventandone invisibili “tutor” nelle attività dell’Oratorio.
Ogni “rivoluzione” ha bisogno di alcune persone più convinte e impegnate degli altri, che facciano da stimolo per tutti. Anche l’Oratorio green, quindi, potrebbe giovarsi di un gruppo interno di giovani appassionati di ecologia, da mettere sotto il patrocinio di San Francesco. Dunque una “Compagnia di San Francesco”, con finalità analoghe a quella fondata da Domenico Savio: diventare persone migliori nella tutela del creato, con l’aiuto di Gesù e di San Francesco; diffondere la cultura dell’ambientalismo cristiano tra i ragazzi; rendersi responsabili di qualche aspetto della vita dell’Oratorio, per migliorarne la sostenibilità.
Non è un’idea del tutto originale: la Chiesa di Rieti e slowfood promuovono dal 2019 la nascita delle “Comunità Laudato si’”; il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima propone dal 2015 la creazione di “Circoli Laudato si’” in tutto il mondo; all’interno delle ACLI esiste da tempo “ACLI anni verdi”, che si occupa di educazione ambientale.